Sono ormai numerose le pubblicazioni scientifiche, nelle quali si dimostra che le infiltrazioni di sostanze terapeutiche eseguite mediante ausilio di supporto visivo come l’ecografia, sono dotate di efficacia superiore; risulta infatti evidente che grazie alle immagini ecografiche prodotte in tempo reale, avere la possibilità di seguire la punta dell’ago dove si vuole rilasciare il farmaco, ne aumenta la precisione e conseguentemente l’adeguatezza ed i benefici, e ne riduce gli eventuali effetti collaterali.
Quindi attraverso le immagini di un distretto anatomico (ad esempio spalla, ginocchio, gomito, anca) ottenute con l’ecografia, è possibile trattare farmacologicamente (in genere mediante cortisonici, acido ialuronico, alcool) articolazioni infiammate o degenerate, con risultati considerevoli.
Le applicazioni sono diverse e riguardano:
Patologia calcifica e non, di spalla
Patologie infiammatorie di tendini ed articolazioni di mani, polsi, gomito, piedi e caviglia
Borsiti
Svuotamento e trattamento di cisti articolari, in particolare di polso o poplitea (di Baker)
Particolarmente efficace risulta il trattamento ecoguidato delle cisti poplitee; formazioni di natura degenerativa, molto dolorose quando di discrete dimensioni, localizzate dietro al ginocchio.
Esse possono essere risolte, attraverso lo svuotamento ecoguidato del loro contenuto fluido, e la successiva introduzione di alcool sterile, che viene matenuto in sede per alcuni minuti.
Tale procedura, denominata alcolizzazione, è in grado di denaturare (fa perdere alla struttura interna della cisti, la sua natura fisiologica) la cisti, impedendone la riformazione.
Essendo l’alcool una sostanza in grado di produrre importanti effetti lesivi sui tessuti, risulta ovvio, che l’intera procedura deve essere effettuata sotto la guida della immagini generate dalla ecografia, in modo da monitorare sempre ed in tempo reale, se l’alcool viene introdotto all’interno della cisti.
Dopo alcuni minuti l’alcool somministrato deve essere rimosso.